Non so se l’avete notato ma mi è sembrato che mai come nel 2015 ci sia stato tanto parlare di generi, femminismo e ambiguità sessuale.
Giusto l’altro giorno guardavo “Adam’s Rib”, con Katerine Hepburn e Spencer Tracy e mi sono stupita molto nel sentire parlare di diritti delle donne, cosa rara in un film del 1949 (tra l’altro molto carino, ve lo consiglio)
Vado ad elencarvi quello che ho notato l’anno scorso:
Quella piccoletta di Ariana Grande si è fatta (giustamente) sentire durante un’ intervista dove le sono state poste domande parecchio sessiste
Beyoncé continua a dichiararsi femminista
e le celebrities hanno detto la loro sull’argomento, come Lorde intervistata da Lena Dunham per Dazed&Confused, e tante altre
Jennifer Lawrence ha alzato la voce con gli Studios dicendo che vuole guadagnare allo stesso modo dei suoi colleghi maschi, e spiegando la sua idea nella newsletter di Lena Dunham, Lenny Letter
Persino una modella, Magdalena Frakoviak, si è ribellata alla domanda di un giornalista nel backstage della sfilata di Victoria’s Secret (minuto 0,45), che a suo parere la faceva sembrare una stupida
Mentre Kristen Stewart e Jesse Eisenberg hanno messo in piedi una finta intervista per fare vedere come alle attrici donne vengano chieste cose stupide e private mentre agli uomini si chieda solo del loro lavoro
Tanti giornali come Dazed&Confused e Rookie hanno parlato di femminismo:
E ne sono nati di nuovi completamente dedicati a questo tema
Come Girl Gang Mazagine, fondato dall’autore di
illuminatigirlgang.com, Gabby Bess
Ci sono stati Marchi di lingerie che si sono rifiutati di seguire gli standard predefiniti
E sono nati account online che prendono per i fondelli gli uomini prendendo come esempio cose che di solito vengono dette dalle/alle donne, come il fantastico Man who has it all
ARTE
La Biennale di San Paolo di Settembre 2014 è stata soprannominata “la biennale trans”, perché i temi principali sono stati basati sulla trasgressione e la transessualità
MUSICA
ARCADE FIRE_ WE EXIST
Uno degli ultimi video della band canadese sfuma i confini tra ruoli maschili e femminili, con il protagonista che si imbarca in un viaggio di esplorazione e di scoperta genere.
STROMAE
Il musicista pop Stromae ha sovvertito gli stereotipi di genere nel suo ultimo video “ Tous Les Mêmes”, diventando donna per metà
CONCHITA WURST
La vincitrice dell’ Eurovision Song Contest nel 2014 è diventata un simbolo di uguaglianza e libertà artistica dopo essersi esibita all’evento indossando un abito da donna ma con una barba maschile
LIBRI
Ho fatto una piccola ricerca perché penso sia il caso che io mi educhi un po’ sul fenomeno femminismo, ecco quindi una bella lista di libri che potremmo leggere, appartenenti alle cosiddette “onde” del femminismo.
FIRST WAVE FEMINISM
Wikipedia mi dice che la prima ondata di femminismo è stato un periodo di attività femminista verificatosi tra la fine del 19 ° secolo e il 20 ° secolo in tutto il mondo, in particolare nel Regno Unito, Canada, Paesi Bassi e Stati Uniti. La prima ondata si è concentrata su questioni giuridiche, soprattutto volte a guadagnare il suffragio femminile (il diritto di voto). Il termine “prima onda” è stato coniato nel marzo 1968 da Martha Lear sul New York Times Magazine
Simone de Beauvoir: The second sex (1949)
Uno dei libri più famosi dell’esistenzialista del 900, “Il secondo sesso” è uno dei primi tentativi di affrontare la storia umana da una prospettiva femminista. Oggi molti considerano questo capolavoro non solo un pilastro del pensiero femminista, ma della filosofia del ventesimo secolo in generale. Il Vaticano l’ha piazzato nella sula lista dei libri proibiti
SECOND WAVE FEMINISM
Il femminismo della seconda onda è un periodo di attività femminista iniziato nel 1960 negli Stati Uniti che si diffuse in tutto il mondo occidentale e non solo. Negli Stati Uniti il movimento è durato fino ai primi anni 1980. La prima ondata di femminismo si focalizzò principalmente sul suffragio e sull’eliminare gli ostacoli giuridici davanti alla parità di genere (ad esempio, il diritto di voto, i diritti di proprietà), mentre la seconda ondata di femminismo ampliò il dibattito ad una vasta gamma di temi: sessualità, famiglia, posto di lavoro, diritti riproduttivi e disparità di fatto. Si parlò per la prima volta di violenza domestica, questioni stupro coniugale, divorzio.
Doris Lessing: the Golden Notebook (1962)
Un esame del movimento di liberazione della donna, tradotto in tantissime lingue e scelto da TIME magazine come uno dei migliori 100 libri inglesi dal 1923. E’ la storia della scrittrice Anna Wulf, i quattro quaderni in cui scrive tutta la sua vita e il suo tentativo di legarli insieme in un quinto, color oro.
Helen Gurley Brown: Sex and the single girl (1962)
vi ho parlato qui sia del libro del 1962 che dell’omonimo film (divertentissimo!)
Betty Friedan: The feminine mystique (1963)
Altra autrice che come la de Beauvoir è stata considerate una delle responsabili dell’inizio del “second-wave feminism” negli Stati Uniti. Nel 1957 le fu chiesto di condurre un sondaggio sulle sue ex compagne di classe dello Smith College in occasione della loro reunion dopo 15 anni. Ne trasse che la maggior parte di loro erano infelici della loro condizione di casalinghe e cominciò a fare una ricerca per quello che doveva essere un articolo ma che si tramutò in libro (anche perché nessuna rivista volle publicare il suo articolo, ai tempi)
Germaine Greer: the female eunuch (1970)
Uno dei testi fondamentali del movimento femminista, tratta la tesi di Germaine che la famiglia “tradizionale” di periferia opprima le donne sessualmente, e le devitalizzi, rendendole eunuche. Greer sostiene che il cambiamento deve avvenire tramite la rivoluzione, non l’evoluzione, che le donne dovrebbero conoscere ed accettare il proprio corpo, rinunciare al celibato e alla monogamia
Erica Jong: fear of flying (1973)
Un trattato sulla sessualità femminile, raccontato attraverso la storia di una donna sposata che si sente intrappolata nel suo matrimonio e ha dei dubbi sul da farsi, se stare con il marito o lasciarlo per una presunta libertà, e allo stesso tempo cerca il suo posto nel mondo accademico e letterario. Il libro ha venduto più di 20 milioni di copie in tutto il mondo, fu una sensazione letteraria quando fu pubblicato nel 1973 e ha stabilito Erica Jong come una delle voci più importanti della sua generazione sul sesso e femminismo. Quasi quattro decenni più tardi, è ancora attualissimo
Renata Adler: Speedboat (1976)
Libro cult della fine degli anni ’70 di Renata Adler, giornalista e critica. La storia è raccontata dal punto di vista Jen Faint, giornalista americana che abita a New York City, originariamente pubblicato a puntate sul New Yorker e ristampato a seguito di grandi richieste nel 2013. Quando uscì fu una vera e propria sensazione
THIRD WAVE FEMINISM
La terza ondata di femminismo inizia nei primi anni 1990 (il termine è stato coniato da Rebecca Walker nel 1992 in un saggio) e continua ad oggi. Il tema del femminismo si espande ad includere un gruppo eterogeneo di donne con un insieme diversificato di identità, abolendo aspettative di ruolo di genere e stereotipi.
NAomi Wolf : The Beauty Myth(1991)
Questo testo del 1991 analizza il rapporto tra la crescente importanza sociale delle donne e l’ esigenze della società che si conformino a delle norme specifiche di bellezza: i disturbi alimentari sono aumentati in modo esponenziale, la chirurgia estetica è in altissima crescita, la pornografia è diventata la categoria multimediale principale e 33.000 donne americane hanno affermato che avrebbero preferito perdere da dieci a quindici libbre piuttosto che conseguire qualsiasi altro obiettivo. In termini di come la donna si sente, siamo messe peggio delle nostre nonne, oppresse e relegate in casa.
Rebecca Solnit : Men explain things to me (2014)
Una raccolta di storie che parla di guerre di genere, Cosa non funziona nel dialogo tra uomini e donne (da questo libro è nato il termine “Mansplaining”, l’arte dell’uomo di parlare alle donne come se fossero deficienti solo perché non hanno il pene), l’influenza di Virginia Woolf sulle donne di oggi, il matrimonio omosessuale e tanti altri argomenti attuali.
Ellin Willis : The Essential Ellen Willis (2014)
Vincitore del National Book Critics Circle Award , è un compendio di tutti gli scritti della giornalista, scrittrice, attivista e critica musicale durante i suoi 40 anni di carriera, dagli anni ’60 al 2000 , che affrontano questioni come la pornografia, la religione, il femminismo, la guerra, e la droga.
Caitlin Moran : How to build a girl (2014)
Vi avevo parlato di Caitlin Moran qui e qui. Nel frattempo ho letto tutti i suoi libri tranne questo, l ultimo uscito, il prequel di “How to be a woman” che racconta di Caitlin da adolesente, una ragazza che si rende conto che i genitori non insegnano tutto quello che serve e che quindi bisogna trovare i giusti libri, le giuste canzoni e i giusti eroi per costruirsi un carattere. Già dalla descrizione del libro ho pensato “SONO IO!”. La mia adolescenza è stata una costante ricerca di tutto questo, nel cercare di capire chi ero e cosa volevo (processo che continua tutt’ora). Caitlin ha fatto cose leggermente più eccitanti delle mie (era una giornalista, frequentava rock star e pubblicava libri) ma il succo è lo stesso: una ragazza con la stanza piena di poster e con in tasca sempre un tascabile
Roxane Gay : Bad Feminist (2014)
Amazon lo descrive come: “Una raccolta di saggi che abbracciano la politica, la critica, e il femminismo visti da uno dei giovani osservatori culturali più seguiti della sua generazione, Roxane Gay.”
Chimamanda Ngozi Adichie : We should all be feminist (2014)
In questo saggio adattatoa partire dal suo discorso TEDx tanto ammirato (guardatelo, è molto interessante e una parte di discorso è stata inclusa nella canzone “Flawless” di Beyonce nel 2013), Chimamanda Ngozi Adichie, pluripremiata autrice di Americanah, offre ai lettori una definizione unica di femminismo.
Nugent è un orgogliosa femminista e non ha paura di dirlo. Da come comprare la pillola del giorno dopo affrontando lo sguardo sprezzante del commesso al dipingersi una F rossa sul petto per una festa, questo libro tratta una serie di questioni culturali in modo divertente e brillante. Un libro attualissimo oggi come 20 anni fa, che ha reso la wolf la rappresentante di quell ache è stata poi descritta come la terza ondata del movimento femminista.
p.s mi consigliano di vedere un documentario del 2011 dove si parla di sessismo in America, “Miss Representation”, ecco il trailer
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